Il Comune di Napoli ha dato il via libera al piano che trasformerà lo stadio Diego Armando Maradona. La Giunta comunale ha approvato i dodici principi guida per l’ammodernamento funzionale ed energetico dell’impianto.

Questo passo formale avvia la fase progettuale esecutiva, con l’obiettivo dichiarato di presentare il progetto di fattibilità tecnico-economica entro giugno 2026. L’intervento mira a preparare la struttura non solo per le partite di calcio, ma anche per ospitare grandi eventi internazionali, in linea con la candidatura per gli Europei del 2032.

L’amministrazione comunale definisce l’operazione “uno dei più importanti progetti infrastrutturali della città”. In una nota ufficiale, il Comune ha sottolineato l’impegno a mantenere le promesse fatte alla Uefa e alla Figc.

“Lo Stadio Maradona è un patrimonio della città e della sua storia”, si legge nella dichiarazione, “questo progetto lo renderà più moderno, sicuro e sostenibile, pronto ad accogliere eventi internazionali”. L’attenzione è posta sulla minimizzazione dell’impatto per i residenti della zona e sulla restituzione alla collettività di uno spazio all’altezza delle ambizioni napoletane.

I pilastri della trasformazione

Il progetto si articola su diversi fronti, tutti convergenti verso un unico obiettivo: un impianto polifunzionale e all’avanguardia. I punti cardine approvati dalla Giunta delineano una metamorfosi completa della struttura.

Uno degli interventi più significativi riguarda la configurazione interna. È prevista la realizzazione della nuova configurazione del primo anello. Il campo di gioco verrà centrato in modo simmetrico rispetto alle tribune, migliorando la visibilità per tutti gli spettatori. In Tribuna Centrale nasceranno le Skybox, le Field box e i posti Vip, elevando il livello dell’hospitality offerto.

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Sicurezza, accessibilità e sostenibilità

La sicurezza del pubblico e l’accessibilità universale sono priorità assolute. Il piano include l’adeguamento delle vie di esodo e di accessibilità. Questo intervento è cruciale non solo per le partite, ma per aprire lo stadio a una pluralità di eventi. Verranno inoltre modernizzati i servizi sanitari e quelli di bar e ristorazione, per renderli conformi alle normative più recenti.

Un capitolo importante è dedicato alla sostenibilità ambientale. Il progetto avrà un cuore green e sostenibile. È in programma la realizzazione di una centrale di produzione di energia solare tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura.

Il sistema di riutilizzo delle acque meteoriche raccolte dal tetto completerà il quadro dell’efficientamento energetico, riducendo l’impronta ecologica dell’impianto.

Nuovi spazi e logistica potenziata

La riqualificazione estende i suoi effetti anche alle aree esterne e ai servizi complementari. Il progetto prevede la predisposizione di spazi commerciali per una superficie fino a 30mila metri quadrati. Potrebbe trovare spazio anche un museo dedicato, battezzato “Maradona Experience”, per celebrare la storia del leggendario calciatore e della squadra.

La mobilità e la logistica riceveranno un deciso impulso. Un obiettivo chiave è la liberazione dell’area di via Tansillo, di circa 800 metri quadrati. Questo risultato si otterrà attraverso il recupero e la valorizzazione dei parcheggi interrati esistenti sul lato delle tribune. In questo modo, si creerà un nuovo accesso al campo tra la curva B e la tribuna lato via Claudio, riservato ai mezzi pesanti per gli eventi.

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Verso un futuro polifunzionale

Il Comune di Napoli tiene aperta un’opzione flessibile per il futuro dello stadio. Il progetto contiene infatti la possibilità di una riduzione dei lavori. Questa eventualità si concretizzerebbe qualora si decidesse di utilizzare l’impianto esclusivamente per eventi, attività congressuali e altri eventi sportivi, escludendo il calcio.

La visione complessiva va oltre il semplice ammodernamento di una struttura sportiva. Come affermato dal Comune, si intende “ripensarla in chiave moderna, accessibile e sostenibile”. L’obiettivo è creare uno stadio che sia “pienamente fruibile dai cittadini, con spazi verdi, servizi innovativi e una forte attenzione all’ambiente”. Il rinnovato Stadio Maradona si candida così a diventare un hub capace di generare valore sportivo, culturale ed economico per l’intera città, puntando con decisione alla vetrina di Euro 2032.

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