Un profumo di agrumi si mescola alla dolcezza delle mandorle. Una consistenza morbidissima si scioglie in bocca, regalando un istante di pura estate. È la magia della caprese al limone, una rivisitazione in tonalità bianche di un classico senza tempo.
Questa prelibatezza, resa celebre da un maestro della pasticceria campana, incarna l’essenza della dolce vita italiana, trasformando ingredienti semplici in un’esperienza indimenticabile. Scavare nella sua ricetta significa scoprire un perfetto equilibrio di sapori e tecniche che chiunque può replicare tra le mura domestiche.
La caprese al limone rappresenta una delle evoluzioni più riuscite della tradizionale torta caprese. Questa variante, spesso chiamata “caprese bianca”, abbandona il cioccolato fondero per abbracciare la luminosità del cioccolato bianco e la freschezza acida del limone.
La ricetta che ha conquistato il pubblico proviene dal pasticcere Sal De Riso, la cui fama è legata indissolubilmente alla qualità delle sue creazioni. Il dolce è ufficialmente pubblicato nel suo libro “I dolci del sole”, un tributo ai sapori solari della Campania.
La sua preparazione combina la tecnica del pan di Spagna con la rusticità dei dolci a base di mandorle, risultando naturalmente senza glutine.
La scienza della soffice perfezione
Il successo di questa torta risiede nella sua struttura unica. L’utilizzo di mandorle finemente tritate al posto della farina non è solo una scelta per intolleranti. Le mandorle rilasciano i loro oli naturali durante la cottura, garantendo una morbidezza profonda e persistente.
L’aggiunta della fecola di patate, un amido puro, contribuisce ad alleggerire il composto. Questo ingrediente previene la formazione di una maglia glutinosa pesante, assicurando un risultato soffice e non elastico. Il montaggio delle uova con lo zucchero è una fase critica.
Incorporare aria in questo modo è fondamentale per far lievitare il dolce in assenza di agenti lievitanti aggressivi.
Un equilibrio di sapori audace e delicato
Il carattere distintivo della caprese al limone nasce dall’accordo tra ingredienti apparentemente distanti. Il cioccolato bianco, con la sua dolcezza burrosa, funge da base cremosa che smorza l’acidità del limone.
Le scorzette candite, preparate con una breve cottura in sciroppo, non aggiungono solo sapore. Esse forniscono piccole esplosioni di umidità e una piacevole nota gommosa che contrasta la finezza dell’impasto.
L’olio extravergine di oliva, infine, è il tocco geniale. A differenza del burro, l’olio dona un’umidità che non solidifica in frigorifero, mantenendo il dolce fresco e morbido per giorni. Il suo sapore fruttato si sposa sorprendentemente bene con gli agrumi.
La Ricetta della caprese al limone
- 200 gr di mandorle pelate
- 120 gr di zucchero a velo
- 1/2 baccello di vaniglia
- 30 gr di scorzette di limone candite
- 1 cucchiaio di buccia di limone grattugiata
- 180 gr di cioccolato bianco
- 50 gr di fecola di patate
- 5 gr di lievito per dolci
- 5 uova
- 60 gr di zucchero semolato
- 100 ml di olio extravergine di oliva
- zucchero a velo
Preparazione
Iniziate candendo le bucce di limone: cuocetele in un pentolino per circa dieci minuti con due cucchiai d’acqua e tre di zucchero. Nel frattempo, in una ciotola ampia, sbattete energicamente le uova con lo zucchero fino a quando il composto non risulterà molto gonfio e chiaro, triplicando approssimativamente il volume iniziale.
Tritate finemente le mandorle nel robot da cucina insieme allo zucchero a velo e ai semi estratti dalla bacca di vaniglia. A questa polvere di mandorle, unite il cioccolato bianco ridotto a scaglie sottili, le scorzette di limone candite, la buccia grattugiata di un limone fresco e la fecola setacciata insieme al lievito.
Amalgamate il tutto, quindi incorporate l’olio versandolo lentamente e, in seguito, il composto di uova e zucchero montato. Mescolate con movimenti delicati usando un cucchiaio di legno, fino a raggiungere una consistenza omogenea e scorrevole.
Trasferite l’impasto in una tortiera da 22 cm, precedentemente imburrata e cosparsa di fecola di patate. Infornate in forno caldo a 200°C per i primi 5 minuti, poi riducete la temperatura a 160°C e proseguite la cottura per altri 45 minuti.
Al termine della cottura, lasciate raffreddare completamente la torta nello stampo per almeno due ore prima di estrarla. Sformate delicatamente la “caprese bianca”, adagiatela su un piatto da servizio e completate con una spolverata generosa di zucchero a velo.
Il procedimento passo dopo passo
La preparazione richiede precisione ma non è riservata a esperti. Il primo step è la canditura delle scorzette di limone. Questo processo trasforma le bucce amare in piccoli gioielli dolci e profumati. Successivamente, si procede al montaggio delle uova.
È essenziale raggiungere un composto spumoso e chiaro, triplicato in volume. La miscela di mandorle, zucchero a velo e vaniglia va frullata finemente per evitare una granulosità eccessiva.
L’incorporazione degli ingredienti secchi al composto di uova deve essere fatta con delicatezza.
Un mescolamento troppo vigoroso rischia di smontare l’aria incorporata, compromettendo la lievitazione. L’olio va versato a filo mentre si mescola, per garantirne una distribuzione omogenea.
I segreti di una cottura impeccabile
La cottura è una fase delicata che richiede attenzione. L’iniziale shock termico a 200°C per 5 minuti aiuta a far sviluppare rapidamente una crosticina superficiale e a dare la spinta finale alla lievitazione.
L’abbassamento successivo a 160°C per 45 minuti permette una cottura lenta e uniforme dell’interno, senza bruciare i bordi. Il controllo visivo è fondamentale: la torta è pronta quando un stecchino inserito al centro ne esce pulito e i bordi iniziano a ritirarsi leggermente dallo stampo.
Il riposo di due ore nello stampo è un passaggio non negoziabile. In questa fase, la struttura del dolce si stabilizza, prevenendo il collasso una volta sformata.
Oltre la ricetta: un’esperienza sensoriale
Servire la caprese al limone è un rituale. La spolverizzata finale di zucchero a velo non è solo estetica. Crea un velo leggero che contrasta con l’umidità sottostante e aggiunge una sottile croccantezza al primo morso.
Questo dolce migliora il suo sapore dopo poche ore dalla preparazione, permettendo a tutti gli ingredienti di fondersi completamente. Si abbina perfettamente a un vino passito o a un semplice bicchiere di limoncello fresco. La sua eleganza semplice la rende adatta sia a una merenda speciale che a un dessert di fine pasto.
Rappresenta l’esempio di come la pasticceria tradizionale possa innovarsi pur restando fedele a se stessa.
La diffusione di questa ricetta attraverso il libro “I dolci del sole” ne ha garantito l’autenticità. Chiunque segua queste indicazioni può avvicinarsi all’esperienza originale proposta dal noto pasticcere. La caprese al limone di Sal De Riso non è solo una torta.
È una testimonianza di come pochi, selezionati ingredienti, trattati con rispetto e tecnica, possano generare un risultato straordinario. Un’icona di gusto che continua a deliziare e a ispirare gli appassionati di cucina.




























