Il mese di dicembre porta con sé una ventata di sollievo per milioni di pensionati. A partire dal 1° dicembre, infatti, l’INPS avvia i pagamenti degli assegni pensionistici che, in questo ultimo mese dell’anno, si presentano più sostanziosi del solito. Oltre alla mensilità ordinaria, i beneficiari ricevono la tredicesima, un bonus dedicato alle fasce a reddito più basso e, in alcuni casi, anche la quattordicesima.

A rendere gli importi netti ancora più interessanti contribuisce l’assenza, temporanea, delle addizionali IRPEF regionali e comunali. Questa combinazione di elementi trasforma il cedolino di dicembre in il più atteso dell’anno, ma richiede attenzione per comprenderne appieno le voci e calcolare l’importo finale.

Tredicesima per tutti: un doppio pagamento con una tassazione diversa

La tredicesima mensilità rappresenta l’extra più consistente e diffuso. Il suo accredito avviene in modo automatico e contestuale al pagamento della pensione di dicembre, sia su conto corrente che presso gli uffici postali. L’importo lordo corrisponde normalmente a una intera mensilità della pensione, calcolata in proporzione ai mesi di godimento dell’assegno nell’anno in corso. Tuttavia, è cruciale comprendere la differenza di tassazione.

A differenza della pensione ordinaria, sulla tredicesima non si applicano le detrazioni fiscali. Questo significa che l’aliquota IRPEF, che può essere al 23%, 35% o 43%, incide sull’intero importo. Il risultato è un netto sensibilmente inferiore rispetto a una normale mensilità.

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Per fare un esempio concreto, un pensionato con un assegno mensile lordo di 1.700 euro vedrà accreditata una tredicesima di circa 1.400 euro netti, e non l’equivalente della sua pensione abituale.

Quattordicesima: un secondo extra per una platea specifica

Non tutti i pensionati hanno diritto alla quattordicesima nel mese di dicembre. Questo ulteriore pagamento, infatti, è destinato in questa fase a coloro che non l’hanno già percepita nel mese di luglio.

La platea dei beneficiari a dicembre include principalmente i pensionati che hanno compiuto i 64 anni di età nel corso del 2025 oppure coloro che sono andati in pensione sempre nel corso di quest’anno.

Gli importi della quattordicesima non sono fissi, ma variano in base a parametri come il reddito complessivo e il numero di anni di contributi versati. Le somme in gioco possono oscillare approssimativamente tra i 330 e i 650 euro, offrendo un supporto aggiuntivo non trascurabile per le spese del periodo natalizio.

Il bonus per le pensioni più basse: fino a 155 euro in più

Accanto alle mensilità aggiuntive, il cedolino di dicembre include per molti un ulteriore sostegno economico. Si tratta del bonus di 154,94 euro, una misura pensata per i titolari di pensioni INPS di importo particolarmente contenuto.

Il diritto a percepire l’intero bonus, o una sua percentuale ridotta, è subordinato al non superamento di precise soglie di reddito. Queste soglie differiscono tra pensionati single e pensionati coniugati e vengono aggiornate annualmente dall’INPS.

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Chi si trova con un reddito appena superiore al limite stabilito non viene escluso, ma riceve un importo proporzionalmente inferiore. L’Istituto di Previdenza rende noti i valori esatti delle soglie con appositi avvisi.

Addizionali fiscali in stand-by: il netto diventa più alto

Un altro fattore che contribuisce ad alleggerire il cedolino di dicembre è la sospensione delle trattenute per le addizionali IRPEF regionali e comunali. Queste imposte, che variano da Comune a Comune e da Regione a Regione, vengono applicate di norma da gennaio a novembre.

La loro assenza nel mese di dicembre determina un lieve ma significativo incremento dell’importo netto della pensione ordinaria. Questo meccanismo, unito agli extra già descritti, fa sì che l’assegno di fine anno risulti il più sostanzioso in termini di liquidità effettivamente a disposizione del pensionato.

Le addizionali torneranno a essere trattenute a partire dal pagamento di gennaio, ripristinando l’importo netto consueto.

Una pianificazione attenta per gestire al meglio le risorse

L’arrivo di un importo così consistente richiede una gestione oculata. I diversi componenti del pagamento di dicembre hanno nature e scopi differenti. La tredicesima e la quattordicesima sono istituti consolidati nel sistema pensionistico italiano, concepiti per aiutare i cittadini a far fronte alle spese straordinarie.

Il bonus, invece, è una misura di sostegno al reddito per le situazioni economiche più fragili. La temporanea assenza delle addizionali fiscali rappresenta una peculiarità del sistema di calcolo. Comprendere l’origine di ogni singola voce del cedolino è il primo passo per una pianificazione finanziaria consapevole, che permetta di ottimizzare le risorse in un periodo dell’anno tradizionalmente impegnativo per le finanze familiari.

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