Il rapporto “Ecosistema Urbano” di Legambiente per l’anno 2024 colloca Napoli al 103º posto su 106 città valutate, un peggioramento rispetto alla rilevazione precedente. La città è tra le peggio performanti in Italia per sostenibilità ambientale, insieme a Caserta, posizionata al 98º posto. I dati mostrano un arretramento generale, con una media nazionale ridotta del 3,8% in due anni. A parte Cosenza, 16esima, nessun’altra città meridionale entra nelle prime venti posizioni della classifica.
Mezzogiorno fanalino di coda nell’Ecosistema Urbano 2024
Il rapporto annuale di Legambiente fornisce una fotografia dettagliata della salute ambientale dei capoluoghi italiani. La ricerca valuta una serie di indicatori, tra cui la qualità dell’aria, la gestione delle acque, i rifiuti, la mobilità e le energie rinnovabili.
Per Napoli, i principali elementi di criticità emersi dal rapporto riguardano il settore della mobilità. La città soffre di un traffico congestionato, una scarsa diffusione di piste ciclabili e zone a traffico limitato (Ztl) con estensioni ridotte. Un altro fronte problematico è la gestione dei rifiuti, il cui sistema risulta distante dagli standard delle altre principali città metropolitane d’Italia.
Il dato nazionale conferma una tendenza negativa. La performance media delle città italiane è in calo, segno che i centri urbani stanno perdendo terreno sui fronti della sostenibilità. Questo scenario interessa in modo particolare il Mezzogiorno, che, fatta eccezione per Cosenza, non compare nella parte alta della graduatoria.
La classifica di Legambiente serve come strumento per misurare le politiche ambientali urbane. Le posizioni di Napoli e Caserta riflettono le difficoltà strutturali e le sfide che queste aree devono affrontare per adeguarsi ai parametri di vivibilità e sostenibilità. L’analisi sottolinea l’urgente necessità di interventi mirati per migliorare la qualità della vita e l’impatto ambientale.




























