In serata il Napoli affronta il PSV Eindhoven in trasferta per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League. L’allenatore Antonio Conte illustra alla vigilia le condizioni della squadra, parla di pazienza per i nuovi acquisti e definisce la competizione europea “una scuola” per misurare la crescita del suo gruppo. La partita si gioca martedì alle 21 allo stadio Philips e va in diretta su Sky Sport Calcio, Sky Sport 253 e in streaming su NOW.

Il Napoli vola in Olanda per una delle prove più attese di questa inedita stagione in Champions League. Alla vigilia della sfida contro i campioni in carica del PSV Eindhoven, il tecnico Antonio Conte risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. L’allenatore affronta i temi più urgenti: dalle condizioni fisiche del centrocampista Scott McTominay, il cui recupero è una questione di sensazioni, all’inserimento dei nuovi acquisti, fino alla filosofia con cui approcciare un palcoscenico prestigioso e formativo come la Champions.

L’atmosfera è di concentrazione massima. L’obiettivo della squadra è ripartire con slancio in Europa dopo l’ultima battuta d’arresto in campionato.

McTominay, la decisione è affidata al giocatore

Il punto più urgente riguarda il centrocampista Scott McTominay, assente nell’ultima partita di campionato. Conte fornisce un aggiornamento chiaro sulle sue condizioni, lasciando al giocatore l’ultima parola sulla sua disponibilità. “Scottie non si è allenato, ha fatto una parte di allenamento” ha dichiarato il tecnico.

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Dipenderà da lui se la sentirà di giocare, o troveremo un’altra soluzione”. Questa dichiarazione sottolinea l’approccio del club, che privilegia la piena forma fisica degli atleti e un dialogo aperto con la squadra. La scelta finale sull’impiego del calciatore verrà presa a poche ore dal fischio d’inizio, in base alle sensazioni del diretto interessato.

PSV, un avversario da rispettare

Conte non usa giri di parole per descrivere la difficoltà della trasferta olandese. Il suo rispetto per l’avversario di turno è palpabile. “Dovremo mettere una formazione il più possibile equilibrata” ha spiegato l’allenatore “perché giocheremo contro una squadra campione d’Olanda e in Europa si fa sempre valere.

Proveremo a mettere la formazione più affidabile possibile, che ci sia l’uno o l’altro”. Le sue parole evidenziano una tattica prudente e un approccio strategico volto principalmente alla solidità. Il Napoli cercherà di imporsi sul campo attraverso l’organizzazione e l’affidabilità collettiva, più che con il solo talento individuale.

I nuovi acquisti e una stagione “diversa”

Di fronte a un bilancio di inizio campionato definito da alcuni “deficitario”, Conte invita alla calma e alla pazienza. Sottolinea come il contesto di quest’anno non sia paragonabile al precedente. “E’ una stagione semplicemente diversa” ha affermato “con una rosa diversa, bisogna avere pazienza.

Prima si parlava di [Lorenzo] Lucca, bisogna che questi ragazzi si inseriscano, alzino il livello e noi dobbiamo dargli fiducia”. Il tecnico ha anche voluto commentare l’ambiente mediatico italiano, notando come “in Italia poi se segni sei un fenomeno e se non fai gol sei una ‘pippa’”. Un modo per alleggerire la pressione sui suoi giovani calciatori e proteggere il processo di crescita in atto.

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La Champions League come “scuola”

Il percorso europeo del Napoli è appena iniziato e Conte delinea una filosofia chiara per affrontarlo. Per lui, la Champions League non è solo una competizione, ma un fondamentale banco di prova. “La nostra ambizione è cercare di capire dove siamo e come ci stiamo in questa Champions” ha dichiarato.

“La Champions deve essere un po’ come una scuola, noi siamo dei bravi alunni che recepiscono gli insegnamenti dei maestri sperando poi di superarli”. Il tecnico ha ammesso le difficoltà iniziali, inclusa l’espulsione contro il Manchester City e i numerosi infortuni in difesa, ma ha sottolineato come la squadra non voglia trovare alibi. “Non ci appelliamo a questo” ha concluso “stiamo facendo di necessità virtù”.

L’evoluzione tattica di Kevin De Bruyne

Uno dei temi tecnici toccati riguarda il ruolo e la condizione di Kevin De Bruyne. Conte ha illustrato il lavoro svolto con il giocatore per integrarlo al meglio nel suo sistema di gioco. “Cerco sempre di capire un pochettino il calciatore” ha spiegato. “Secondo me in questo momento l’evoluzione di Kevin è quella di essere più partecipe al gioco di squadra e alla costruzione.

Insieme al play ci dà possibilità di costruire con grande personalità”. L’allenatore ha confermato di aver ritagliato per De Bruyne un ruolo che gli permette di essere maggiormente coinvolto nella regia, esprimendo al contempo le sue potenzialità realizzative. Un adattamento che, a suo dire, sta dando i suoi frutti.

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