Un caso di malessere collettivo ha coinvolto i bambini dell’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco” nel quartiere di Ponticelli, a Napoli. I sintomi – mal di pancia, nausea e vomito – si sono manifestati dopo il consumo di un pasto nella mensa scolastica. L’amministrazione comunale ha immediatamente avviato le verifiche necessarie sulla refezione scolastica. La situazione ha portato alla luce un malcontento più ampio tra i genitori, che da tempo denunciano criticità sulla qualità del cibo servito ai loro figli.

Scattano i controlli dopo la segnalazione di malori tra gli alunni di una scuola di Napoli

L’allarme è scattato dopo che diverse madri hanno segnalato i malori dei propri figli, associandoli al consumo di una pizzetta servita a pranzo. È importante sottolineare che, al momento, si tratta di un sospetto da accertare. La conferma ufficiale di un’intossicazione alimentare può arrivare solo dai referti dei servizi sanitari, che al Comune non sono ancora pervenuti .

L’assessora all’Istruzione, Maura Striano, ha dichiarato che la segnalazione è stata subito inoltrata e i controlli sono partiti. “La procedura di verifica è attualmente in corso e ne attendiamo l’esito prima di ogni considerazione” ha commentato l’assessora. Ha aggiunto che, qualora venisse accertata una contaminazione, per la ditta appaltatrice del servizio di refezione sono previste conseguenze che vanno dalle sanzioni alla sospensione dell’attività.

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Le criticità sembrano estendersi oltre il singolo episodio. Le denunce raccolte dalle famiglie, anche attraverso i social network, dipingono un quadro di scarsa qualità sin dall’inizio dell’anno scolastico. Oltre ai malori di giovedì, i genitori hanno riferito di aver servito “pasta cruda” il giorno precedente. La protesta evidenzia che non si tratta solo di cucina approssimativa, ma di una questione di sicurezza e tutela della salute pubblica.

La preoccupazione ha valicato i confini dell’istituto, richiamando l’attenzione della politica. Il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Avs) è intervenuto, raccogliendo altre segnalazioni che estendono il problema ad un plesso scolastico di Fuorigrotta. Le famiglie denunciano condizioni igieniche inaccettabili nei bagni e la presenza di blatte. Anche la qualità degli alimenti, forniti dalla stessa ditta, è al centro di aspre critiche, con segnalazioni di prodotti non idonei al consumo, come pomodori germogliati e verdure non pulite.

In risposta alla crisi, il presidente della VI Municipalità, Alessandro Fucito, ha confermato l’avvio di verifiche interne, pur non avendo ricevuto comunicazioni dirette fino a venerdì. Le indagini coinvolgeranno anche le altre scuole della Municipalità, che comprende Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, tutte servite dallo stesso centro di cottura.

L’episodio di Ponticelli riaccende i riflettori sul tema cruciale della sicurezza alimentare nelle mense scolastiche, un servizio essenziale che tocca da vicino la vita di migliaia di famiglie. Le autorità competenti sono ora chiamate a fare piena luce sull’accaduto e a garantire standard igienico-sanitari inappuntabili e la massima trasparenza verso i cittadini. L’esito dei controlli in corso è atteso per definire le responsabilità e adottare le necessarie misure correttive.

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