Un infortunio dopo l’altro, una doccia fredda che sembra non finire mai. La vigilia della sfida contro l’Inter al Stadio Diego Armando Maradona si trasforma per il Napoli in un incubo che si ripete. L’infermeria si riempie in modo allarmante, privando la squadra di pezzi fondamentali in ogni reparto.

L’ultimo a unirsi alla lista è il portiere titolare, un colpo particolarmente duro per le ambizioni del club. In questo scenario di emergenza, l’allenatore è costretto a rivoluzionare i suoi piani, sperimentando soluzioni inedite e coraggiose.

La più sorprendente riguarda il reparto offensivo, dove un giocatore abituato a correre sulla fascia potrebbe presto diventare il perno centrale del gioco. La parola chiave per questa partita è adattamento, e la soluzione potrebbe essere un falso nueve.

La crisi infortuni si aggrava: fuori Meret e Hojlund

La situazione infortuni nel Napoli raggiunge livelli critici. Come comunicato ufficialmente dal club, il portiere Alex Meret ha riportato una frattura del secondo metatarso del piede destro. I tempi di recupero sono stimati in circa un mese, un periodo che potrebbe allungarsi se ulteriori accertamenti confermeranno una frattura scomposta.

Contro l’Inter, la porta sarà quindi affidata a Vanja Milinkovic-Savic, reduce da una prestazione non esente da critiche nella sconfitta in Champions League contro il PSV Eindhoven.

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A questa assenza si aggiunge quella, altrettanto pesante, dell’attaccante Rasmus Hojlund. Il danese, autore di 4 gol in 6 partite col Napoli e di altre 3 reti con la sua nazionale, non ha superato il test atletico di ieri.

Il risentimento muscolare all’adduttore non gli ha permesso di recuperare in tempo, facendo saltare il suo terzo match consecutivo. La sua assenza priva la squadra del terminale offensivo più in forma, creando un vuoto difficile da colmare. Hojlund è a rischio anche per la successiva trasferta a Lecce.

Conte sperimenta: Neres in pole come falso nueve

Con l’emergenza Hojlund e le prestazioni non convincenti di altri attaccanti, l’allenatore Antonio Conte sta valutando opzioni creative. Nelle ultime sedute di allenamento, la soluzione che sembra prendere sempre più piede è l’utilizzo di David Neres nel ruolo di falso nueve. Il brasiliano, naturalizzato ungherese, è quindi in vantaggio nel ballottaggio per un posto da titolare.

Questa mossa rappresenterebbe una svolta tattica significativa, spostando un’ala di ruolo in una posizione centrale ma con l’obiettivo di abbassarsi e creare spazi, piuttosto che fare da riferimento fisico.

Questa scelta tattica andrebbe a modificare l’assetto della squadra. Il modulo più probabile diventa un 4-4-2, con Neres che agirebbe da attaccante “abbassato”.

A affiancarlo in avanti potrebbe esserci Scott McTominay, pronto a ricoprire il ruolo di “uomo alto” e a inserirsi nella zona offensiva. Questa riconfigurazione del centrocampo e dell’attacco dimostra la volontà di Conte di trovare soluzioni non convenzionali per sopperire alle numerose assenze.

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La probabile formazione: Spinazzola avverte i compagni

Con i giocatori fuori causa, la formazione del Napoli dovrebbe presentarsi così: Milinkovic-Savic in porta; in difesa Di Lorenzo a destra, Beukema o Juan Jesus e Buongiorno al centro, Spinazzola a sinistra. Il centrocampo vedrebbe Gilmour prendere il posto dell’infortunato Lobotka, affiancato da De Bruyne, Anguissa e McTominay, con Politano largo a destra.

Proprio Leonardo Spinazzola, uno dei pochi in buona condizione di forma, ha espresso la sua preoccupazione per la sfida. «È una squadra fortissima, anche più dell’anno scorso», ha dichiarato il terzino.

«Sappiamo di dover fare una grande partita con la concentrazione e la fame giusta. Hanno preso giocatori molto forti, rinforzando anche le seconde linee». Sul suo diretto avversario, Denzel Dumfries, ha aggiunto: «Si affronta con grande attenzione e grande corsa».

Spinazzola è poi tornato sulla sconfitta di Eindhoven, individuando la causa principale della prestazione. «Abbiamo preso dei gol non da noi. Mancanza di concentrazione, mancanza di paura di subire gol: questo ci sta un po’ mancando».

Tuttavia, ha indicato la partita contro il Manchester City, giocata in inferiorità numerica, come esempio da seguire. «Contro il City abbiamo resistito 70’ minuti in 10 con grande concentrazione: secondo me dobbiamo partire da queste cose positive». La sua analisi sottolinea la necessità di ritrovare un atteggiamento mentale corretto per affrontare una squadra di alto livello come l’Inter.

Il contesto: De Laurentiis in tribuna e stadio pieno

La partita di oggi si giocherà in un’atmosfera di grande attesa nonostante le difficoltà. I tornelli dello Stadio Maradona apriranno in anticipo, alle 15, per facilitare i controlli di sicurezza in previsione di un tutto esaurito.

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In tribuna sarà presente anche il presidente Aurelio De Laurentiis, a testimonianza dell’importanza della sfida. Il club cerca un’impresa per risollevarsi da un momento complicato, tra risultati altalenanti e una crisi infortuni senza precedenti. La risposta dei giocatori sul campo, e l’efficacia delle soluzioni tattiche adottate, saranno cruciali per il prosieguo della stagione.

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