Un’epidemia di una malattia misteriosa sta mettendo in ginocchio la provincia cubana di Matanzas. I servizi sanitari locali segnalano un’impennata di casi caratterizzati da febbre alta e forti dolori muscolari, con gli ospedali costretti a ricoverare pazienti nei corridoi a causa del sovraffollamento.

Il ministero della Salute cubano ha confermato focolai attivi di dengue e chikungunya in 12 comuni, ma la popolazione e alcuni reportage locali descrivono una situazione più complessa, con sintomi persistenti e una carenza di medicinali che spinge i cittadini verso un mercato nero dai prezzi proibitivi.

L’allarme è stato rilanciato dal giornale locale Girón, organo ufficiale del partito comunista nella provincia di Matanzas. Con un fotoreportage dal titolo emblematico, “La malattia di cui soffriamo”, il quotidiano ha documentato la realtà di un'”isola contagiata”.

Il testo, citando la giornalista Maykel González Navarro, descrive la confusione tra i cittadini: “Non sai nemmeno da quanti giorni tu, tuo marito o tua suocera avete avuto i sintomi, o se si tratta di dengue, oropouche o chikungunya”.

Il reportage evidenzia le difficoltà nel ricevere informazioni chiare a causa dei frequenti blackout e della carenza di connessione internet, isolando ulteriormente la popolazione. Le autorità hanno annunciato interventi di fumigazione per contrastare la diffusione del virus, trasmesso dalle zanzare.

Tuttavia, i medici negli ospedali di Matanzas denunciano la mancanza di reagenti per effettuare le diagnosi differenziali in modo accurato, lasciando nel dubbio sulla natura precisa del virus.

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Data la conferma ufficiale di focolai di dengue, è cruciale comprendere questa malattia. La dengue è un’infezione virale trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes, le stesse che trasmettono chikungunya e Zika.

Per un pubblico vasto, è essenziale riconoscere che non si trasmette da persona a persona . I sintomi iniziali possono essere confusi con una forte influenza e compaiono tipicamente 4-10 giorni dopo la puntura della zanzara infetta.

I più comuni includono febbre alta improvvisa, forti cefalee, dolore dietro agli occhi e intensi dolori muscolari e articolari, che le sono valsi il soprannome di “febbre rompiossa”. In una piccola percentione di casi, la dengue può evolvere in una forma grave, caratterizzata da emorragie, perdita di plasma e shock circolatorio, con esiti potenzialmente letali se non trattata tempestivamente. La prevenzione rimane l’arma più efficace e consiste principalmente nel proteggersi dalle punture di zanzara usando repellenti, indossando abiti lunghi e chiari e eliminando i ristagni d’acqua dove l’insetto si riproduce.

La già critica situazione epidemiologica è aggravata dalla carenza di medicinali. Il sistema sanitario nazionale, da anni sotto pressione, fatica a garantire scorte adeguate di farmaci essenziali e di reagenti per i test di laboratorio. Questa carenza costringe la popolazione a rivolgersi al mercato nero, dove i prezzi dei farmaci sono diventati proibitivi per la maggior parte dei cubani. “Stanno morendo persone per colpa di questo virus”, è la drammatica testimonianza che circola nella provincia.

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La mancanza di risorse diagnostiche, unita alla sovrapposizione di sintomi tra diverse malattie virali, rende difficile per il personale sanitario stabilire un quadro preciso dell’epidemia e gestire efficacemente i casi più gravi. Gli ospedali, come riportato, operano ormai al di là delle loro capacità, con pazienti accalcati nei corridoi in attesa di una diagnosi e di un trattamento.

Il ministero della Salute cubano sta portando avanti operazioni di fumigazione in diverse aree per eliminare le zanzare vettrici del virus. Tuttavia, l’efficacia di queste misure è messa a dura prova dalla mancanza di una risposta coordinata e di risorse adeguate, come descritto nel reportage di Girón. La trasparenza e la tempestività delle informazioni sono fondamentali in queste situazioni, ma i cubani di Matanzas segnalano proprio una difficoltà di accesso a notizie chiare e aggiornate.

La combinazione di un virus misterioso dai sintomi debilitanti, un sistema sanitario al collasso e la scarsità di risorse fondamentali crea un circolo vizioso che le autorità faticano a interrompere. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione, in attesa di ulteriori aggiornamenti ufficiali sull’identificazione precisa del patogeno e sull’estensione reale dell’epidemia.

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