Un uomo di 34 anni è stato arrestato dai carabinieri a Napoli con l’accusa di stalking ai danni della moglie. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna sarebbe stata vittima di una lunga serie di minacce, pressioni psicologiche e messaggi ossessivi, culminati con la promessa di “mandare un nostro video intimo a nostro figlio” se non fosse tornata a casa. L’arresto è avvenuto mentre la donna era in caserma per denunciare i fatti: nello stesso momento, il compagno stava devastando la loro abitazione. I militari lo hanno sorpreso sul posto e trasferito immediatamente in carcere.

L’arresto e le accuse

L’intervento dei carabinieri è scattato dopo la denuncia della moglie presso la stazione di Capodimonte. La donna, esausta per i continui episodi di persecuzione, aveva deciso di raccontare tutto agli investigatori. Durante l’audizione, continuavano ad arrivarle sul telefono chiamate e messaggi del 34enne, tanto da costringerla a spegnere il dispositivo per poter proseguire.

Contemporaneamente, l’uomo, rimasto a casa, avrebbe iniziato a distruggere mobili e oggetti, come aveva annunciato nelle ultime minacce. Quando i militari sono arrivati nell’abitazione, hanno trovato stanze a soqquadro e segni evidenti di danneggiamenti. A quel punto, le manette sono scattate con l’accusa di stalking e danneggiamento.

Una spirale di persecuzioni

Dalle testimonianze raccolte emerge un rapporto segnato da tradimenti, separazioni e brevi riappacificazioni. Dopo il ritorno della donna a casa “per il bene dei figli”, l’uomo avrebbe intensificato i comportamenti ossessivi. Le telefonate si sommavano ai messaggi vocali, arrivando anche a 80 in fila in poche ore, con insulti, minacce e richieste pressanti.

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La vittima, pur cercando di proteggere i bambini, si sarebbe trovata sempre più sotto pressione. I carabinieri hanno evidenziato come l’ossessione del compagno avesse reso impossibile una vita normale, costringendola infine a prendere la decisione di denunciare.

La minaccia del video intimo

L’episodio più grave riguarda la minaccia di inviare ai figli un video intimo girato durante la relazione. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe usato questo contenuto come strumento di ricatto emotivo, tentando di costringere la moglie a tornare con lui.

Per gli investigatori, si tratta di una forma particolarmente grave di pressione psicologica. L’uso di materiale privato come arma di minaccia rientra in un contesto di violenza domestica che può avere conseguenze devastanti, soprattutto quando coinvolge minori. Proprio questa circostanza ha spinto la donna a recarsi subito in caserma, temendo che la minaccia potesse trasformarsi in realtà.

La scenata al compleanno

Un episodio significativo era avvenuto pochi giorni prima della denuncia. Durante il dodicesimo compleanno di uno dei due figli, l’uomo avrebbe dato vita a una scenata davanti ai parenti, interrompendo i festeggiamenti e creando forte imbarazzo.

L’episodio, unito alla lunga serie di messaggi e chiamate ossessive, avrebbe convinto la donna che la situazione non fosse più sostenibile. Secondo i carabinieri, la decisione di denunciare sarebbe stata la conseguenza diretta di questi comportamenti sempre più pubblici e incontrollabili.

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La denuncia in caserma

In caserma, la donna ha ricostruito diversi anni di vessazioni, raccontando come i rapporti con il compagno fossero diventati insostenibili. Ha descritto un clima familiare segnato da tensioni continue, in cui i figli erano spesso spettatori delle liti e delle minacce.

La testimonianza è stata rafforzata dai messaggi e dai vocali arrivati in tempo reale mentre la donna stava parlando con i militari. Un elemento che ha consentito agli inquirenti di verificare immediatamente la fondatezza delle sue dichiarazioni e di agire con rapidità.

Le indagini e i prossimi sviluppi

Dopo l’arresto, l’uomo è stato trasferito in carcere e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. La procura ha disposto il sequestro dei dispositivi elettronici per verificare la presenza del video minacciato e raccogliere ulteriori prove digitali.

Nei prossimi giorni è prevista l’udienza di convalida, nella quale saranno valutate le accuse e decise eventuali misure cautelari aggiuntive a tutela della donna e dei figli. Gli investigatori non escludono di ricostruire ulteriori episodi, segnalati dalla vittima come parte di una lunga storia di persecuzioni.

Il 34enne arrestato: devastava casa mentre la moglie lo denunciava

Il caso di Napoli rappresenta un nuovo episodio di violenza domestica affrontato con tempestività dalle forze dell’ordine. L’arresto del 34enne è stato reso possibile grazie alla denuncia della moglie e alla raccolta immediata di riscontri concreti.

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Le autorità sottolineano l’importanza di denunciare situazioni di minacce e persecuzioni, in modo da poter intervenire prima che degenerino ulteriormente. La vicenda proseguirà ora nelle aule di tribunale, con l’obiettivo di accertare le responsabilità e garantire protezione alla donna e ai figli coinvolti.

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