L’autunno 2025 porta con sé un terremoto nel palinsesto di Canale 5. Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, i vertici Mediaset starebbero per compiere una mossa audace: modificare una delle fasce più importanti della serata. Al centro di questo possibile sconvolgimento c’è un’istituzione del piccolo schermo, La Ruota della Fortuna, il game show condotto da Gerry Scotti che da anni accompagna gli italiani nell’access prime time con la sua formula collaudata.
Ma cosa spingerebbe un’emittente a mettere in discussione un format di così grande successo? La risposta sembra risiedere in una combinazione di strategia di palinsesto, calcoli sugli ascolti e il desiderio di rinnovare l’offerta senza alienarsi il pubblico affezionato. In questo articolo, analizzeremo le ragioni dietro a queste voci, esploreremo i dati di share in gioco e proveremo a delineare gli scenari futuri per la televisione generalista italiana, in bilico tra la fedeltà ai classici e la necessità di innovazione.
Il contesto: un autunno di grandi cambiamenti
Il periodo autunnale coincide tradizionalmente con un rinnovamento dei palinsesti televisivi, ma quest’anno il cambiamento potrebbe essere più significativo del solito. A complicare le carte c’è il gran finale della soap opera turca Tradimento, che ha conquistato una fidelizzata schiera di spettatori nel prime time del venerdì sera. La serie, tornata in onda da fine agosto, ha registrato un ottimo rendimento con una media di oltre 2,3 milioni di spettatori a puntata e uno share stabile intorno al 16-17%.
L’uscita di scena di un prodotto così performante costringe Canale 5 a ripensare completamente l’assetto del venerdì sera. Questo vuoto creatosi in una fascia cruciale costringe i dirigenti Mediaset a valutare opzioni sia per il prime time che per l’access, in un delicato gioco di scatole cinesi che potrebbe influenzare l’equilibrio degli ascolti con Rai 1.
La programmazione televisiva è un ecosistema in cui ogni decisione su una fascia oraria ha ripercussioni a catena sull’intera serata.
La Ruota della Fortuna: un successo da non interrompere?
In questo contesto, la possibile temporanea uscita de La Ruota della Fortuna dalla sua collocazione storica appare come una mossa a alto rischio. Il game show condotto da Gerry Scotti sta vivendo infatti un momento di grande favore del pubblico.
I dati degli ascolti dell’ultima stagione parlano chiaro: una media di circa 4,7 milioni di spettatori a puntata, con uno share che supera il 21%. Questi numeri non solo testimoniano la vitalità del format, ma lo rendono competitivo anche rispetto ad Affari Tuoi su Rai 1, fermo a circa 4 milioni di spettatori per puntata.
Spostare un programma così solido significherebbe sfidare le abitudini di un pubblico che, i dati lo dimostrano, continua ad apprezzare il classico intrattenimento proposto da Scotti. Tuttavia, in televisione, la logica del “non si cambia un team che vince” a volte cede il passo a strategie più complesse, dettate dalla necessità di rinnovare il brand o di lanciare nuovi prodotti in fasce protette.
Striscia la notizia: il ritorno del gigante?
L’ipotesi più accreditata per sostituire La Ruota della Fortuna nell’access prime time è il ritorno di Striscia la notizia nella sua storica fascia oraria. Il tg satirico di Antonio Ricci, vero e proprio marchio storico della televisione italiana, potrebbe quindi fare il suo rientro in una collocazione che per molti versi gli appartiene.
Già nelle scorse settimane, la messa in onda dei primi promo della nuova stagione ha confermato che la macchina produttiva è a pieno regime. Questo possibile movimento sembra rispondere a un duplice obiettivo: da un lato, rivitalizzare un format che ha conosciuto stagioni di ascolti altalenanti, riportandolo nel suo habitat naturale; dall’altro, offrire un’alternativa satirica e di attualità al game show di Rai 1, tentando così di conquistare una fetta di pubblico diversificata.
Il ritorno di Striscia nell’access potrebbe rappresentare una scommessa per Mediaset: rinunciare a un successo certo per puntare su un rilancio che, se ben gestito, potrebbe portare a un rinnovato dominio della fascia.
Le mosse per il prime time: il dopo Tradimento
Con la conclusione di Tradimento, Canale 5 si trova di fronte a un bivio anche per il prime time del venerdì. Il successo della soap turca ha dimostrato l’efficacia di prodotti seriali internazionali nel fidelizzare il pubblico. Tra le opzioni che i dirigenti potrebbero valutare c’è l’inserimento di un altro titolo turco di successo, Io sono Farah, già pronto a sfidare i grandi show della concorrenza.
Questa scelta consentirebbe alla rete di capitalizzare l’audience fidelizzata alle produzioni turche, creando un filone coerente all’interno del palinsesto. D’altro canto, si potrebbe optare per una soluzione diversa, magari puntando su un format italiano o su un genere differente, per diversificare l’offerta e non saturare il pubblico con troppi prodotti simili.
La decisione che verrà presa per il prime time influenzerà indirettamente anche le scelte per l’access: un prime time forte e stabile può infatti permettere di sperimentare di più nelle fasce precedenti, mentre un prime time più debole richiederebbe di consolidare l’access con programmi di sicuro richiamo.
Conclusioni: una partita a scacchi per gli ascolti
La possibile rivoluzione del palinsesto di Canale 5 appare quindi come una complessa partita a scacchi, dove ogni mossa è calcolata in base alle mosse della concorrenza e alle reazioni del pubblico. Lo spostamento de La Ruota della Fortuna, il ritorno di Striscia la notizia nella sua fascia storica e il riempimento del vuoto lasciato da Tradimento sono tutte mosse interconnesse che rispondono a una strategia di palinsesto organica.
I dati degli ascolti dimostrano che, nonostante l’avvento delle piattaforme streaming, la televisione generalista mantiene un appeal forte quando propone prodotti di qualità o format storici a cui il pubblico è affezionato.
La scelta definitiva di Mediaset, che sarà annunciata nei prossimi giorni, segnerà non solo il destino di singoli programmi, ma delineerà la strategia dell’emittente per i prossimi mesi, in una sfida senza esclusione di colpi con Rai 1 per la leadership degli ascolti. In un mercato sempre più frammentato, la capacità di bilanciare innovazione e tradizione potrebbe fare la differenza tra un palinsesto vincente e uno destinato all’obsolescenza.