Un problema alla schiena ha costretto Vanja Milinkovic-Savic a lasciare il ritiro della nazionale serba. Il portiere del Napoli, appena arrivato a Castel Volturno per le cure, non prenderà parte alle prossime sfide contro Albania e Andorra, decisive per le qualificazioni ai Mondiali 2026. La notizia, confermata dalla Federcalcio serba, getta un’ombra sul momento positivo del club azzurro. 

La situazione appare più seria di un semplice fastidio: la federazione serba ha rivelato che il giocatore ha disputato l’ultima partita di campionato contro il Genoa ricorrendo a delle iniezioni per sopportare il dolore. Questa rivelazione dipinge un quadro di un disagio persistente e gestito in extremis, sollevando domande immediate sull’impatto per il Napoli.

Il club ha già stimato in circa dieci giorni il tempo necessario per il recupero completo del portiere. Questo lasso di tempo, se rispettato, potrebbe permettere a Milinkovic-Savic di essere nuovamente a disposizione dell’allenatore Antonio Conte per le prossime impegnative sfide di campionato e Champions League. Tuttavia, l’immagine di un atleta che si affida a iniezioni per scendere in campo introduce un elemento di preoccupazione che va oltre il semplice conteggio dei giorni di stop.

Il Comunicato Ufficiale e le cure a Castel Volturno

La decisione di rimandare il giocatore in Italia è stata presa dal CT serbo Dragan Stojkovic. Stojkovic, di fronte all’evidenza della condizione fisica non ottimale del portiere, non ha esitato a escluderlo dalla squadra e a consentirgli di tornare al centro del Napoli. Un gesto che, se da un lato priva la nazionale di un elemento di valore, dall’altro dimostra una collaborazione tra club e federazione nell’interesse del giocatore.

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La nota della Federazione Serba (FSS) è stata insolitamente dettagliata. “Vanja Milinkovic-Savic – si legge nel comunicato – sarà assente. Il giocatore soffre di mal di schiena e ha giocato contro il Genoa sotto iniezioni, e il Napoli ha informato per iscritto la FSS che avrà bisogno di circa dieci giorni di recupero”.

Questa trasparenza fornisce un quadro chiaro e tempestivo della situazione, permettendo ai tifosi e agli addetti ai lavori di comprendere appieno la portata dell’infortunio. La scelta di ricorrere alle iniezioni per l’ultima partita conferma che il problema non è emerso all’improvviso durante il raduno, ma era già noto e monitorato dallo staff medico del Napoli.

L’Impatto sul Napoli e il ruolo di Alex Meret

La tempistica dell’infortunio interrompe un momento cruciale di integrazione per Milinkovic-Savic nel club. Il portiere, arrivato dal Torino nella sessione di trasferimento estivo con la formula del prestito con obbligo di riscatto, si trova in piena fase di ambientamento sotto la guida di Antonio Conte. Questi infortuni, sebbene apparentemente non gravi, rischiano di rallentare il suo processo di conquista del posto da titolare.

In assenza di Vanja Milinkovic-Savic, il ruolo di Alex Meret diventa ancora più centrale. L’italiano, che all’inizio della stagione si trovava a contendersi il posto da primo portiere con il nuovo arrivato, avrà ora la responsabilità di difendere la porta azzurra in una fase fitta di impegni.

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Questa situazione rappresenta per Meret un’opportunità imperdibile per consolidare la sua posizione e dimostrare a Conte la sua affidabilità. La competizione per i guanti tra i due è ora momentaneamente sospesa, con il campo libero per il portiere di origini friulane.

Un problema noto: La lombalgia del portiere

Le prime diagnosi parlano di un problema alla schiena, identificato come una possibile lombalgia. Questo tipo di infortunio, che interessa la parte bassa della colonna vertebrale, è particolarmente insidioso per un portiere.

I movimenti esplosivi, i tuffi, i cambi di direzione e i rinvii con i piedi sollecitano intensamente quella zona del corpo, rendendo la condizione di Milinkovic-Savic una priorità assoluta per gli staff medici.

Il fatto che non sia il primo ritiro nazionale che salta è un dettaglio da non sottovalutare. In precedenza, lo stesso giocatore aveva scelto di non rispondere alla chiamata della Serbia per concentrarsi sull’ambientamento al Napoli.

Questa nuova assenza, però, ha una natura completamente diversa e involontaria. La federcalcio serba sembra aver apprezzato la comunicazione trasparente del club italiano, basando le proprie decisioni su referti medici ufficiali e condividendo le informazioni con il pubblico.

La reazione dei tifosi e le prospettive future

L’annuncio dell’infortunio ha generato una risposta immediata sui social network e nelle comunità di tifosi. L’umore generale oscilla tra la preoccupazione per le condizioni del giocatore e la fiducia nella capacità del club di gestire la situazione. La speranza è che i dieci giorni di recupero previsti siano sufficienti per un pieno ristabilimento, evitando ricadute che potrebbero tenere il portiere lontano dal campo per periodi più prolungati.

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La vicenda di Vanja Milinkovic-Savic si intreccia con quella di altri giocatori infortunati nella squadra, come il centrocampista Stanislav Lobotka, creando un primo, piccolo banco di prova per la profondità dell’organico del Napoli e per lo staff medico di Antonio Conte. La capacità di gestire questi contrattempi iniziali sarà cruciale per mantenere il ritmo in campionato e in Champions League.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni

I riflettori sono ora puntati sul centro di allenamento di Castel Volturno. Il percorso di riabilitazione di Milinkovic-Savic verrà seguito con attenzione. Ogni aggiornamento sul suo stato sarà cruciale per capire quando potrà tornare a disposizione. La prossima sfida di campionato del Napoli, così come gli impegni europei, dipenderanno anche dall’esito di queste cure.

La storia di questo infortunio è un promemoria di quanto il calcio moderno sia un equilibrio delicato tra pressione agonistica e salute degli atleti. La scelta di iniettare un antidolorifico per permettere a un giocatore di scendere in campo è una pratica che, sebbene comune, solleva sempre questioni etiche importanti. Il vero successo, in questo caso, non sarà solo vedere Milinkovic-Savic di nuovo tra i pali, ma vederci completamente guarito.

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