Napoli – Genoa di questa domenica allo Stadio Maradona è stata una partita di carattere, tecnica e cuore. Sotto di un gol dopo la splendida prodezza di Ekhator, gli azzurri hanno mostrato il volto di una squadra che non arretra mai. A guidare la rimonta sono stati i gol di Frank Anguissa e Rasmus Hojlund, ma la partita ha cambiato faccia grazie all’ingresso in campo di due uomini di esperienza e qualità: Kevin De Bruyne e Leonardo Spinazzola.

Una vittoria che permette al Napoli di agganciare la Roma in vetta alla classifica a quota 15 punti e di cancellare la sconfitta di San Siro di una settimana fa.

Una partita a due facce

Napoli – Genoa è stata una partita divisa in due tempi nettamente diversi. Il primo tempo ha visto un Genoa aggressivo e ben organizzato che ha portato la partita con il gol di tacco di Ekhator, un diciottenne alla sua prima presenza in Serie A che ha beffato la difesa azzurra.

Antonio Conte, per la prima volta, aveva scelto di far riposare Kevin De Bruyne, schierando in campo il 4-3-3 con McTominay mezzala sinistra. La mossa, però, non aveva prodotto la fluidità di gioco sperata.

La ripresa, però, è stata un’altra partita. L’ingresso di De Bruyne e Spinazzola ha riequilibrato il gioco, ha dato profondità e imprevedibilità alla manovra offensiva del Napoli e ha permesso ai campioni di classe di emergere. I due gol nella seconda frazione e la solidità difensiva finale hanno consegnato al Napoli una vittoria importante, che sa di carattere e di risposta.

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L’analisi della partita: i due volti del Napoli

La partita del Napoli può essere letta attraverso le sue due anime: quella poco incisiva del primo tempo e quella travolgente della ripresa. Ecco le chiavi che hanno deciso il match.

  • Il primo tempo di fatica e il cambio di forma: Conte era partito con un 4-3-3, ma il Genoa di Vieira è riuscito a chiudere tutti gli spazi in fase di non possesso, mettendo in grande difficoltà soprattutto le mezzale, Anguissa e McTominay. La manovra azzurra faticava a trovare sbocchi, come evidenziato dalle pagelle di diversi giocatori . La situazione è cambiata radicalmente nel secondo tempo con il ritorno al modulo 4-1-4-1 e gli ingressi di De Bruyne e Spinazzola. Questo ha dato al Napoli maggiore densità in attacco e ha permesso di sfruttare meglio le fasce, con Spinazzola autorevole sulla sinistra .

  • L’ingresso dei game-changer De Bruyne e Spinazzola: A partita in corso, Conte ha fatto la sua mossa più importante. Al 50° minuto ha fatto entrare contemporaneamente Kevin De Bruyne e Leonardo Spinazzola. L’ingresso del belga ha dato al Napoli un punto di riferimento tecnico altissimo in grado di dettare i tempi del gioco e di rendere la manovra più rapida e imprevedibile . Spinazzola, da par suo, ha portato velocità e profondità sulla fascia sinistra, cambiando completamente le dinamiche di quel lato del campo. È da un suo cross dalla sinistra che è nata l’occasione del pareggio di Anguissa .

  • I protagonisti in attacco: Anguissa e Hojlund: Se De Bruyne e Spinazzola hanno cambiato il gioco, sono stati Frank Anguissa e Rasmus Hojlund a decidere la partita. Il centrocampista camerunese, dopo una prima frazione in ombra, è esploso nella ripresa, diventando un gigante in mezzo al campo. Non solo ha segnato il gol del pareggio con un colpo di testa, ma è stato determinante anche nell’azione del vantaggio . Hojlund, da parte sua, ha confermato di essere un rapace nell’area di rigore. Martoriato fisicamente dai difensori avversari per tutta la gara, non si è mai arreso e è stato bravissimo a farsi trovare pronto sulla respinta del portiere Leali per insaccare di sinistro il gol della vittoria .

  • La prestazione del portiere Milinkovic-Savic: In porta per il Napoli c’era Sergej Milinkovic-Savic, impegnato nell’alternanza con Meret. Nel primo tempo è stato poco impegnato, ma ha subito gol al primo tiro in porta che ha affrontato, con una visuale coperta dai suoi difensori . Nella ripresa, però, ha mostrato il meglio del suo repertorio con i piedi, tanto da innescare con un lancio lungo per Politano l’azione che ha poi portato al pareggio . Una prestazione con due facce, che si conclude con una sufficienza piena .

  • L’addio di Ekhator e le luci del Genoa: Nonostante la sconfitta, il Genoa ha lasciato ottimi segnali, soprattutto nella persona del giovane attaccante David Ekhator. Il diciottenne, alla sua prima partita in Serie A da titolare, ha segnato un gol magnifico di tacco ed è stato un riferimento costante per la manovra offensiva dei liguri . Anche Norton-Cuffy, sulla fascia, è stato pericoloso e ha creato problemi a Olivera prima del cambio . La squadra di Vieira ha mostrato organizzazione e coraggio, ma non è riuscita a reggere l’urto del Napoli nella ripresa.

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Una vittoria che vale doppio

Il Napoli – Genoa finisce 2-1 e regala ai tifosi azzurri una vittoria che va oltre i tre punti. Questa partita ha dimostrato che la squadra di Antonio Conte possiede carattere, qualità in panchina e quei campioni in grado di ribaltare le situazioni difficili. La risposta dopo il ko di San Siro non poteva essere più chiara. La squadra sa soffrire, ma ha anche gli strumenti per imporre la propria qualità quando serve.

Con 15 punti in classifica e il primo posto in condivisione con la Roma, il Napoli lancia un messaggio preciso al resto del campionato. La strada è ancora lunga, ma la risposta di carattere vista contro il Genoa è un segnale che fa ben sperare.

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